Le mie prime due settimane

Sono passate appena due settimane da quando sono arrivato e mi sembra di stare qui da un’eternità. Mi sono sufficientemente ambientato, nel senso che sono in quella fase in cui ancora so poco di come si vive qui, ma sto riuscendo a muovermi discretamente.

Quando arrivi in Germania le prime cose da fare sono la registrazione alla città e l’apertura di un conto in banca, visto che qui funziona tutto con EC card, che è il bancomat locale, e poco e niente con la carta di credito. Incredibilmente nel fare queste cose ho scoperto che il mio inglese è migliore di ciò che pensassi e addirittura il mio collega cileno (fonte attendibilissima) ha detto che non si sente l’accento italiano.

Nel frattempo ho dovuto fronteggiare qualche altro problema tecnologico: un banco di ram impazzito che mi ha quasi mandato in malora il computer (almeno ora ho imparato a smontare un MacBook), un router che funzionava secondo regole personalissime, una macchinetta fotografica che ha deciso di dare di matto nel momento meno opportuno. Abbastanza per aver capito che non è il mio periodo migliore con la tecnologia.

Con le persone che ho conosciuto in questi primi giorni (quasi tutte rigorosamente italiane) ci siamo concessi un week-end a zonzo. Prima ad Heidelberg (dove ho scoperto con estremo ritardo risiedere un amico, nonché collega) e il giorno dopo a vedere il castello di Neuschwanstein, che ha ispirato Walt Disney.

Infine ho acquistato una bicicletta al mercato dell’usato pagandola 20 € (frena poco e trema tutta, però è rossa e mi porta a destinazione) e cominciato un corso di tedesco (sperando che alla fine del corso un ecuadoregno mi dica che non si sente l’accento italiano!)

In questi giorni ho imparato un altro po’ di cose di vita tedesca: la gamba alzata del pantalone serve a non sporcarsi di grasso (qualcuno sa come si toglie?), in alternativa si trovano dei lacci che tengono la gamba del pantalone ben lontana dalla catena, la vita da solo è bella però il biomüll si accumula con fatica e quello che rimane dopo un po’ puzza, con la bici in 8 minuti vado da casa all’istituto dove lavoro, il gelato non sa di nulla, le patatine dell’X (considerato un’istituzione cittadina) sono buonissme, la birra del Neckarmüler è fantastica, i supermercati rimango aperti fino alle 22, puoi vivere in un condominio per settimane e non incontrare mai i vicini, per fare la lavatrice hai bisogno di 4 moneta da 50c e se non le hai ti attacchi (qualcuno sa come si dice in tedesco: mi cambia le monete?).

2 Commenti a “Le mie prime due settimane”

  1. Silent scrive:

    Tra un po’ dovrai scrivere “i primi due anni”

  2. Demis scrive:

    averlo visto prima sto blog….. Cmq si dice “Koennen Sie diese Muenzen wechseln?”.. sperando che nel frattempo sia riuscito ad arrangiarti meglio :D